GISELLE ALLA SCALA: IL PRINCIPE BIONDO E LA DOLCE GISELLE
Nella matinée del 16 aprile 2015 è andata in scena al Teatro alla Scala la replica di Giselle con il ‘terzo cast’ interno che ha visto la prima ballerina Nicoletta Manni interpretare per la prima volta Giselle e il giovanissimo Timofej Andrijašenko (corpo di ballo aggiunto) per il suo esordio nel ruolo del Principe Albrecht.
Negli altri ruoli, tra tutti è risaltata la strepitosa e intensa mimica di Christian Fagetti nel ruolo di Hilarion. Il personaggio non vanta molte sequenze danzate, solo nell’atto II al momento della morte c’è un exploit di grandi salti; per il resto, la sua durezza di carattere, la vendicatività, ma anche il dolore sincero di fronte alla inattesa e impensata conseguenza della morte di Giselle sono tratti espressi all’interno del domino della mimica. In questo Fagetti è stato molto convincente e di grande presenza scenica.
Walter Madau insieme a Gaia Andreanò (cambio di programma rispetto alla prevista Vittoria Valerio) con precisione tecnica e con la vitalità della sua espressione è stato un interprete molto attento e costante nella tensione da mantenere nel breve ed esplosivo ruolo del pas de deux dei contadini.
Importanti gli esordi nei ruoli protagonisti: Nicoletta Manni e il giovanissimo Timofej Andrijašenko, già con una serie di premi e riconoscimenti importanti alle spalle (2010 Premio Léonide Massine a Positano, 2011 Migliore ballerino assoluto a Spoleto, Migliore giovane ballerino dell’anno 2011, premiato da Carla Fracci). Essendo una matinée, il pubblico era composto per lo più da scolaresche, ed è stato divertente vedere come il Teatro alla Scala si sia trasformato in uno stadio da concerto rock per le ovazioni alla Giselle dolce di Manni e al principe ‘delle fiabe’ Andrijašenko (bello, alto e biondo); a lui un augurio per una fruttuosa carriera.
A una brillante carriera, invece, Nicoletta Manni è già ampiamente avviata. Dall’aprile 2014 è nominata prima ballerina del Teatro alla Scala e per lo stesso anno è stata vincitrice del premio danzatrice dell’anno 2014 e di pochi giorni fa è la nomina al Premio Benois de la Danse 2015 (Mº Jurij N. Grigorovič del Teatro Bol’šoj di Mosca). La sua Giselle è stata una Giselle dolce, negli sguardi e nei movimenti, forse più intensamente nell’atto II, dalle linee pure.
Ho molto apprezzato la diagonale della variazione dell’atto I, in cui Manni ha interrotto la diagonale con salti in punta e ronds de jambe con tre saltini in attitude davanti a intermittenza nella frase musicale, forse per una citazione della versione della diagonale maggiormente eseguita da Carla Fracci; oggi si tende per lo più a eseguire la diagonale completa con i salti in punta e ronds de jambe, come è avvenuto nelle altre recite in questa stagione scaligera.
Domenico Muscianisi